Fondo Pensione o PAC: quale scegliere?
Come ogni decisione finanziaria la scelta tra le due strategie dipende dall’obiettivo che si vuole raggiungere, ma non è detto che si debba necessariamente scegliere…
L’obiettivo del fondo pensione è la pensione
L’obiettivo del Piano di Accumulo è la creazione di patrimonio
Averli entrambi permette di centrare entrambi gli obiettivi.
Fondo Pensione e PAC: cosa sono nel dettaglio.
Il Piano di Accumulo del Capitale P.A.C. è uno strumento nato per sfruttare il rendimento potenziale dei mercati controllando il rischio. Si usa solitamente per investire in fondi comuni.
Per usarlo in maniera corretta bisogna tenere conto di una variabile fondamentale: il tempo che deve essere valutato sia come inizio dell’investimento, sia come durata dell’investimento.
Il PAC di solito ha una vita di 5/10 anni e può essere attivato con versamenti periodici (mensili, trimestrali, semestrali) che possono partire anche da 50-100 euro a seconda del fondo che si sceglie. Ma la durata dell’investimento dipende dall’obiettivo: l’acquisto di un’auto, l’università per i figli, una casa, oppure la costruzione un patrimonio da usare durante la pensione.
il PAC non è solo un prodotto ma una strategia.
I vantaggi del PAC:
- è accessibile a tutti perché consente di investire anche impiegando piccole cifre in maniera costante.
- consente investire gradualmente offrendo l’opportunità di mediare i prezzi in caso di volatilità al ribasso, ma anche al rialzo.
- Diluendo l’acquisto attraverso il PAC, ci sono momenti in cui il valore di ciò che si compra è più alto, soprattutto se parliamo di PAC azionari, ed altri momenti in cui è più basso: in questo modo c’è una mediazione del prezzo che mette teoricamente al riparo o riduce comunque il rischio delle oscillazioni. Paradossalmente, le oscillazioni negative rappresentano per noi un’occasione non indifferente perché ci consentono di comprare quando i valori sono più bassi e di avere, quindi, “pezzi” di un puzzle in saldo.
- consente di investire in maniera automatica una volta impostato l’importo che si vuole investire volta per volta
- è flessibile perché l’investimento può essere liquidato in qualsiasi momento senza nessuna penalità.
Il PAC non nasce propriamente con finalità previdenziali, ma è, comunque un ottimo strumento per costruirsi un patrimonio nel lungo termine, inoltre può essere sottoscritto da chiunque.
Il Fondo pensione è il prodotto che ha come obiettivo la costruzione di una pensione complementare a quella obbligatoria INPS.
I Fondi Pensione sono prodotti del risparmio gestito lanciati in Italia nei primi anni Novanta.
Ma il vero decollo di questo strumento avviene tra il 2004 e il 2007.
Nel 2004 è stata approvata in Parlamento la legge delega 23 agosto 2004, n. 243 che ha fissato principi e criteri per introdurre modalità tacite di conferimento del TFR maturando ai fondi pensione. Sono stati indicati anche i principi per ridefinire la disciplina fiscale della previdenza complementare: agevolando la deducibilità della contribuzione alle forme pensionistiche complementari e rendendo più favorevole la tassazione delle prestazioni.
Nel 2005 è stata attuata la legge delega con l’emanazione del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, ma dall’applicazione erano esclusi i dipendenti pubblici.
Nel 2007 è stata introdotta la nuova previdenza complementare per il settore privato.
Da questo momento in poi i fondi pensione possono essere usati come strumenti attraverso cui il lavoratore può costruirsi una pensione “di scorta” a quella obbligatoria INPS.
I vantaggi del Fondo Pensione:
- I versamenti al fondo pensione possono essere fatti dal lavoratore, dal datore di lavoro o dall’azienda attraverso il Trattamento di fine rapporto (TFR).
- vantaggi fiscali: un fondo pensione porta con sé una serie di vantaggi fiscali, in ogni fase. Al momento del versamento del contributo, questo potrà essere dedotto dalla dichiarazione dei redditi. Per quanto riguarda i rendimenti maturati, il relativo prelievo fiscale avviene con aliquote agevolate. Infine, al momento del periodo di riscossione, la rendita è tassata con un’aliquota del 15% o inferiore nel caso in cui l’intestatario decida di protrarre la propria adesione
- Può essere usato come fondo per le emergenze. Diversamente dalla pensione dell’INPS, il titolare di un fondo pensione può richiedere delle anticipazioni, ad esempio per sostenere spese sanitarie, in caso di acquisto o ristrutturazione della prima casa o per motivi personali (massimo il 30% del montante maturato). L’erogazione anticipata di una parte di quanto versato nel fondo può essere richiesta più volte. Questo a patto di non superare il 75% del patrimonio accumulato nel fondo .
- se si sceglie la formula della rendita vitalizia reversibile, in caso di morte prematura, la pensione sarà versata al beneficiario senza alcuna imposta di successione
- pensione anticipata (RITA): la previdenza integrativa ti offre la possibilità di anticipare il momento della pensione senza aspettare di maturare i requisiti per la pensione di vecchiaia. In presenza di alcune condizioni, esiste infatti l’opportunità di richiedere una rendita temporanea denominata RITA (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata), che consenta di avere un reddito mensile prima di giungere al meritato pensionamento.
Conclusione: cosa scegliere?
Dipende dai nostri obiettivi e dalle risorse economiche disponibili. Entrambi sono utili per accumulare risorse da dedicarsi a progetti diversi. Da una parte si crea un cassetto a cui attingere per assicurare la tranquillità di una vecchiaia serena, dall’altra si investe con gradualità per accumulare un gruzzoletto utile a soddisfare i progetti di vita.
Quindi, la vera domanda è: quali sono i nostri obiettivi?
La chiave per una scelta consapevole è una corretta informazione e formazione al riguardo, in cui può essere d’aiuto un professionista del settore.