Gestione della liquidità

Molte imprese si limitano a valutare l’eventuale surplus di liquidità come un dato positivo, senza però comprendere, fino in fondo, le enormi potenzialità che tali risorse possono avere in ottica di investimento.

È certamente vero che le risorse liquide in eccesso sono un segno evidente della solidità e prosperità del business aziendale, tuttavia è in queste situazioni che bisognerebbe identificare la strategia più giusta per far fruttare le risorse extra. Gli investimenti finanziari possono rappresentare la scelta migliore per tutte quelle aziende che non vogliono parcheggiare la liquidità, evitando di farla erodere dall’inflazione.

“Investire” in ambito finanziario significa allocare delle risorse liquide in un determinato strumento o “asset” con l’obiettivo di avere un ritorno economico. L’aspetto fondamentale è la scelta del tipo di investimento più adatto alle caratteristiche ed esigenze dell’impresa, dipende da quattro fattori:

• obiettivi di investimento: ciò che l’azienda desidera realizzare allocando le sue risorse;

• propensione al rischio: quanto l’azienda è disposta a rischiare a fronte di un potenziale rendimento (perdita parziale/totale del capitale investito);

• rendimento atteso: ciò che l’impresa mira a guadagnare dall’operazione;

• orizzonte temporale: l’arco di tempo in cui si desidera ottenere il ritorno sull’investimento.

In base alla durata e alla modalità dell’investimento, troviamo:

• Investimenti a breve termine: hanno una durata inferiore a un anno e che mirano a ottenere un profitto rapido. Un esempio tipico è rappresentato dai “pronti contro termine” (PCT) o titoli di stato come ad esempio i BOT.

• Investimenti a medio-lungo termine: hanno una durata dell’investimento superiore a un anno e tendono a ottenere un profitto nel lungo periodo.

Ogni forma di investimento comporta dei rischi, tuttavia esistono prodotti finanziari che hanno un profilo più sicuro a fronte di un rendimento più contenuto:

• I titoli di stato sono obbligazioni emesse periodicamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze attraverso il Dipartimento del Tesoro per fornire liquidità allo Stato (come i BTP, i CTZ, i CCT ).

• I fondi monetari si adattano molto bene a una corretta gestione della liquidità: con diversificazione per emittente, quindi non solo titoli dello stato italiano ma anche di altre nazioni.

Poiché ogni impresa ha caratteristiche ed esigenze diverse non è possibile dare una definizione univoca di asset o tipologia di investimento “migliore”. Ma “parcheggiare” la liquidità sui conti non è sempre la scelta giusta.

Il modo migliore per mitigare il rischio connesso agli investimenti finanziari è tramite una corretta diversificazione degli asset e dei mercati.

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